L’inquinamento dell’aria è una delle più grandi minacce ambientali per la vita umana, che provoca circa sette milioni di morti premature all’anno.
Cos’è l’inquinamento atmosferico? Quali sono le sue origini? Quali sono le conseguenze sull’uomo e sull’ambiente?
Presentazione
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Inquinamento dell’aria_presentazione di Martina Baldini
Domande
- Cos’è l’inquinamento atmosferico?
- Elenca le principali cause dell’inquinamento
- Con quali metodi possiamo classificare gli inquinanti?
- Fai uno schema che, per ognuno degli inquinanti sudiati, riassuma:
- che cos’è
- l’origine
- effetti sull’uomo e sull’ambiente
Inquinamento dell’aria
Cos’è l’inquinamento dell’aria
L’inquinamento dell’aria viene definito come l’insieme di tutti quegli agenti fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell’atmosfera, recando danni alla salute umana. Si tratta di particelle solide, liquide e gassose che si originano da varie fonti.
Cause dell’inquinamento
Alcune sostanze inquinanti provengono da fonti naturali come le eruzioni vulcaniche o gli incendi boschivi, ma la causa principale dell’inquinamento atmosferico è l’attività umana. Questo è il motivo per cui l’aria è spesso più inquinata nelle città. Le nostre attività che inquinano di più includono:
- La produzione di energia (come nelle centrali termoelettriche)
- Il traffico di veicoli
- Il riscaldamento di case e uffici
- Le emissioni delle industrie
- L’agricoltura e l’allevamento
Classificazione degli inquinanti
Esistono diversi metodi per classificare degli inquinanti.
Possiamo facilmente distinguerli
- in base alla loro composizione chimica (composti che contengono zolfo, azoto, carbonio ecc.);
- in base allo stato fisico (solidi, liquidi, gassosi)
- in base alla loro reattività in atmosfera: gli inquinanti chiamati primari sono quelli che vengono emessi in atmosfera come i prodotti della combustione, sia naturale che antropica, mentre esistono sostanze che che si formano direttamente in atmosfera come l’ozono, che vengono chiamate secondarie.
Gli inquinanti principali
Gli inquinanti principali secondo le Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA) sono:
- il particolato (PM), di cui fanno parte anche le polveri sottili (PM10 o PM2.5)
- il biossido di zolfo (SO2)
- il monossido di carbonio (CO)
- il biossido di azoto (NO2)
- l’ozono (O3) presente nello strato più basso dell’atmosfera (non lo strato di ozono “buono” della stratosfera, che ci protegge dai raggi UV!)
- il benzene (C6H6)
- gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
Particolato e polveri sottili
Che cos’è
Il particolato (PM) comprende tutte le particelle molto piccole e le goccioline liquide presenti nell’aria. Alcune le vediamo come la polvere o il fumo, altre sono così piccole che serve un microscopio elettronico.
Si parla spesso di PM10 (particelle con diametro fino a 10 µm, cioè 10 millesimi di millimetro) e PM2.5 (particelle ancora più piccole, con diametro fino a 2.5 µm). Queste particelle possono trasportare sulla loro superficie altre sostanze tossiche.
Origine
Questi inquinanti vengono rilasciati in atmosfera sia da fonti naturali (incendi, vulcani, polvere alzata dal vento, pollini) che, e soprattutto, da attività umane, come il traffico di veicoli (sia per la combustione di diesel che benzina, che per l’usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture), il riscaldamento delle case (specialmente legna e gasolio), e l’attività delle industrie. Anche l’agricoltura e l’allevamento contribuiscono alla produzione di particolato, perché rilasciano molta ammoniaca, che una volta evaporata, forma sali di ammonio, che sono costituenti del PM.
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
Le particelle PM10 riescono a entrare nella parte alta delle nostre vie respiratorie (naso, gola). Le PM2.5, essendo più piccole, possono spingersi nella parte più profonda dell’apparato, fino a raggiungere i bronchi ed essere in grado arrivare fino agli alveoli polmonari e ancora più in profondità nell’organismo: si sospetta possano entrare nel circolo sanguigno e poi nelle cellule. Maggiore è la concentrazione di polveri sottili nell’aria, peggiore è l’effetto sulla nostra salute. Un’esposizione ad elevate concentrazioni di PM, seppur di breve durata, può determinare effetti di tipo acuto, come provocare l’infiammazione delle vie respiratorie, crisi di asma, o compromettere il funzionamento del sistema cardiocircolatorio. Esposizioni prolungate invece provocano effetti come tosse, riduzione della capacità polmonare e bronchite cronica.
Biossido di zolfo
Che cos’è
È un gas incolore, con un odore forte e irritante. È il principale rappresentante degli ossidi di zolfo (SOx). È una sostanza che reagisce facilmente con altre molecole.
Origine
Si forma quando bruciano combustibili che contengono zolfo, come carbone, olio combustibile e gasolio. Le fonti principali sono le centrali elettriche, gli impianti di riscaldamento, la lavorazione di materie plastiche, l’incenerimento dei rifiuti. È il principale responsabile delle piogge acide.
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
Irrita gli occhi e la parte alta delle vie respiratorie anche a basse concentrazioni. Se la concentrazione aumenta, può causare irritazioni al naso, bronchiti e malattie polmonari. È la causa principale delle piogge acide, che danneggiano edifici, vegetazione ed ecosistemi acquatici
Monossido di Carbonio (CO)
Che cos’è
È un gas incolore e inodore, quindi è difficile percepirne la presenza. Si forma quando gli idrocarburi presenti nei combustibili (soprattutto la benzina) non bruciano bene (combustione incompleta), ad esempio perché l’ossigeno presente (cioè il comburente) non è sufficiente.
Origine
La fonte più importante è il traffico di veicoli, specialmente quando il traffico è intenso o rallentato. Altre fonti sono gli impianti di riscaldamento e alcune attività industriali (produzione di acciaio e ghisa, raffinazione del petrolio). Può formarsi anche naturalmente negli incendi boschivi o dall’attività vulcanica.
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
È molto pericoloso per la nostra salute: si attacca all’emoglobina nel sangue al posto dell’ossigeno, e per questo motivo il sangue non riesce ad apportare abbastanza ossigeno al corpo, danneggiando il sistema nervoso e il sistema cardiovascolare .
Biossido di Azoto (NO2)
Che cos’è
È un gas di colore rossiccio, ha un odore forte ed è tossico. Fa parte di una famiglia di gas chiamati ossidi di azoto (NOx).
Origine
Nell’aria si forma principalmente dall’unione tra monossido di azoto (NO) e ossigeno; l’NO si forma nei processi di combustione. Le attività umane che lo producono sono le centrali termoelettriche, il riscaldamento, l’incenerimento dei rifiuti e il traffico dei veicoli. Si forma anche naturalmente (incendi boschivi).
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
È un gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi che può causare bronchiti, gravi problemi polmonari e in certi casi il decesso. L’NO2 è importante perché favorisce la formazione di un altro inquinante, l’ozono, e contribuisce al fenomeno delle piogge acide, che danneggiano edifici, vegetazione ed ecosistemi acquatici
Ozono
Che cos’è
È un gas incolore. Non va confuso con l’ozono “buono” che si trova molto in alto nell’atmosfera e ci protegge dal sole: stiamo parlando dell’ozono che si forma vicino al suolo, nello strato dell’aria dove viviamo. È un inquinante “secondario” perché non viene emesso direttamente, ma si forma nell’aria.
Origine
È un inquinante “secondario” perché non viene emesso direttamente, ma si forma nell’aria.
La sua presenza vicino al suolo dipende molto dalle condizioni meteoclimatiche. Si forma quando altre sostanze inquinanti, come i composti organici volatili – che evaporano facilmente – (COV) e gli ossidi di azoto (es NO2), reagiscono tra loro in presenza di forte irradiazione solare.
Le concentrazioni di ozono più alte si trovano spesso lontano dalle città, in aree rurali dove è presente molta vegetazione che produce COV e dove l’ozono non viene “consumato” reagendo con altri inquinanti urbani.
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
È molto tossico per l’uomo. Irrita tutte le mucose (come gli occhi, il naso, la gola). Se respirato a lungo in quantità elevate, può causare tosse, mal di testa e problemi seri ai polmoni. È l’inquinante che danneggia di più le piante. Può rovinare le foglie e ridurre l’attività di fotosintesi. In presenza di elevate concentrazioni di ozono, è opportuno che le persone più sensibili (anziani, bambini, persone con malattie respiratorie o cardiache) evitino di stare all’aperto.
Benzene (C6H6)
Che cos’è
È una sostanza liquida incolore che ha un odore caratteristico. È facilmente infiammabile ed è volatile, cioè evapora facilmente. Viene aggiunto alla benzina come additivo antidetonante.
Origine
La sorgente più importante è il traffico di veicoli, soprattutto di auto a benzina: si libera nell’aria anche durante il rifornimento. E’ presente in quantità significative nel fumo di sigaretta.
Una piccola parte viene anche da incendi boschivi o vulcani.
Effetti sull’uomo e sull’ambiente
Per esposizioni brevi ma acute possono manifestarsi sintomi come nausea, vertigini, sonnolenza.
È classificato dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) come cancerogeno per l’uomo. Alle concentrazioni presenti in passato negli ambienti di lavoro, è stata accertata la capacità di causare leucemie, mentre alle concentrazioni di benzene presenti attualmente in ambiente urbano non sono stati osservati effetti tossici sulle cellule del sangue
Fonti:
https://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/monitoraggio/inquinanti-monitorati
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