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Potenza del contatore e etichette energetiche

Cos’è la potenza del contatore? A cosa servono e come si leggono le etichette energetiche degli apparecchi? 

Guarda questa videolezione del canale youtube Tecnologia Duepuntozero oppure leggi l’articolo sottostante, e svolgi gli esercizi interattivi che trovi più in basso.

Se può esserti utile, scarica la presentazione in formato pdf

 

Esercizi interattivi

Potenza elettrica

Quando le cariche elettriche fluiscono in un circuito elettrico sotto l’azione di una tensione, si libera dell’energia. La potenza P indica l’energia liberata in un secondo, e si misura in watt (W). Il watt è un’unità di misura abbastanza piccola, per cui si utilizzano spesso dei suoi multipli, ad esempio il kilowatt (kW), che equivale a 1000 watt, o il megawatt che vale un milione di watt, ovvero 1.000 kw.

L’energia E liberata in un certo periodo di tempo, espresso in ore, è data dal prodotto della potenza per il tempo

E = P x t

Questa energia si misura in 

  • wattora (Wh) se si misura la potenza in watt
  • kilowattora (kWh) se esprimiamo la potenza in kilowatt

E (wattora) = P (watt) x t (ore)
E (kilowattora) = P (kilowatt) x t (ore)

Per intendersi, un kilowattora corrisponde all’energia consumata da un apparecchio da un kilowatt che funziona a pieno regime per un’ora.

Esempio 1: stufetta da 1500 watt

Una stufetta ha una potenza di 1500 watt. 

Se la faccio funzionare a pieno regime per 1 ora, consuma un’energia totale pari a

E = 1500 W x 1 h = 1500 Wh di energia

Se la faccio funzionare a pieno regime per 4 ore, consuma un’energia totale pari a

E = 1500 W x 4 h = 6000 Wh di energia

 

Esempio 2: lavatrice da 2 kilowatt

Una lavatrice ha una potenza di 2 kW.

Se la faccio funzionare a pieno regime per 1 ora consuma:

E = 2 kW x 1 h = 2 kWh di energia

Se la faccio funzionare a pieno regime per per  2 ore consuma 

E = 2 kW x 2 h = 4 kWh di energia

Se la faccio funzionare a pieno regime per per  2 ore e mezza consuma 

E = 2 kW x 2,5 h = 5 kWh di energia

La potenza del contatore

Quanti elettrodomestici o apparecchi possiamo usare contemporaneamente nella nostra abitazione? 

Dipende dalla potenza del contatore, che rappresenta il limite massimo di potenza che possiamo assorbire dalla rete elettrica

Se usiamo tanti elettrodomestici insieme, e la somma delle loro potenze supera il valore della potenza del contatore, il contatore scatta e viene interrotta l’erogazione di corrente elettrica. In questo caso è necessario spegnere qualche elettrodomestico o apparecchio e successivamente riattivare l’interruttore.

Il valore della potenza del contatore dipende dalla tipologia del contratto scelta dall’utente. La maggior parte delle utenze domestiche ha una potenza del contatore di 3 kW.

La potenza del contatore è  indicata nella bolletta, in genere nella prima o seconda pagina, all’interno della sezione “Tipologia di contratto” oppure nei “Dati di fornitura”.

 

 

L’etichetta energetica degli apparecchi

Per risparmiare sull’energia consumata dagli apparecchi domestici, ridurre l’inquinamento atmosferico che deriva dal loro utilizzo e favorire lo sviluppo tecnologico dei prodotti più sostenibili, è buona abitudine consultare l’etichetta energetica di un elettrodomestico al momento del suo acquisto. Le etichette degli apparecchi devono essere esposte obbligatoriamente dai negozianti, e cambiano leggermente a seconda del tipo di elettrodomestico pur mantenendo la stessa veste grafica. 

Nell’etichetta energetica compaiono diverse informazioni utili.

In alto viene riportato il nome del costruttore e il modello dell’apparecchio

Più in basso, sulla sinistra compare la scala delle efficienze energetiche usate per la classificazione degli apparecchi. Si tratta di alcune frecce di lunghezza crescente e di colori diversi. A ogni freccia è associata una classe di efficienza energetica. Più corta è la freccia, minori sono i consumi a parità di prestazioni.

Invece sulla destra, è riportata la classe di efficienza energetica dell’apparecchio in questione.

Più in basso, sulla destra, è riportato il consumo di energia dell’apparecchio, e più in basso ancora la rumorosità.

Come risparmiare energia elettrica

Secondo i risultati di un’indagine sui consumi della famiglia italiana media condotta da ABenergie, produttore e fornitore italiano di energia elettrica rinnovabile e gas naturale, si può stimare che il consumo di energia elettrica per far funzionare il frigorifero rappresenti quasi il 21% del consumo totale di energia elettrica di una famiglia. Questo non perché il frigo sia un apparecchio energivoro, ma perché, ovviamente, rimane sempre acceso. A seguire abbiamo lavastoviglie (15%) e illuminazione (10%). Inoltre, lo stand by di apparecchi ed elettrodomestici rappresenta l’8% del consumo totale. Per questo motivo è bene staccare dalla presa tutti gli apparecchi quando non li usiamo.

 

Sulla base di questi valori, possiamo concludere che facendo attenzione al modo in cui si scelgono e si utilizzano gli elettrodomestici, è possibile ottenere un grande risparmio in termini di consumi energetici.

 

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