Menu Chiudi

Fibre tessili – Classificazione

Cosa sono le fibre tessili? Come possiamo classificarle?

Le fibre tessili sono le materie prime con cui si producono i tessuti usati nella nostra vita quotidiana, per esempio per realizzare vestiti, biancheria per la casa e tappezzerie.

Guarda il video del canale youtube Tecnologia Duepuntozero oppure leggi l’articolo, e svolgi gli esercizi interattivi.

Se può esserti utile, scarica la mappa in formato pdf

fibre tessili mappa

Esercizi interattivi

Vero o falso?


Esercitazione

I tessuti non sono sempre composti da un unico materiale. Come compito per casa, leggi e riporta sul tuo quaderno le etichette relative alla composizione dei tessuti, con le percentuali dei vari materiali, degli indumenti che hai in un armadio di casa: indicativamente di

  • 2 magliette (T-shirt)
  • 2 camicie
  • 2 maglie
  • 2 pantaloni
  • 2 slip
  • 2 magliette tecniche sportive
  • 2 tute
  • 2 giacconi

I filati e i tessuti

Le fibre tessili vengono trasformate in filati attraverso la filatura, un processo attraverso cui le fibre vengono raggruppate, attorcigliate e arrotolate per ottenere fili continui, tenaci e flessibili.


I filati così prodotti vengono poi trasformati in tessuti mediante la tessitura, cioè la l’insieme di operazioni che, tramite l’intreccio dei filati, porta alla formazione dei tessuti. La tessitura viene realizzata con una macchina detta telaio.

Classificazione delle fibre tessili in base all’origine

Alcune fibre tessili si ricavano direttamente da materie prime naturali. Ad esempio, le fibre vegetali si ricavano dalle parti di alcune piante, come il seme del cotone e il fusto del lino. Le fibre animali si ricavano dal pelo di alcuni mammiferi, come la lana di pecora, cammello, vigogna e cachemire, o dalle bave di alcuni insetti, come il baco da seta.
Esistono anche delle fibre ottenute manipolando chimicamente materie prime vegetali o combustibili fossili: sono dette fibre chimiche o tecnofibre, che si dividono in fibre artificiali, come la viscosa, ricavate dalla cellulosa presente nel legno degli alberi o nelle fibre del cotone, e fibre sintetiche, come il nylon e i poliesteri, ricavate da combustibili fossili (petrolio e carbone).

Le fibre chimiche non hanno le stesse caratteristiche di traspirabilità e assorbenza di molte fibre naturali; nonostante ciò, rappresentano circa il 60% della produzione mondiale. Infatti hanno un costo contenuto e una buona tenuta del colore. Inoltre asciugano in fretta: per questo motivo vengono molto usate per l’abbigliamento sportivo.

 

Tratto da:
Tecnologia, Progettazione, ambiente – S. Rosano, D. Cirilli, F. Guglielmi, N. Pertici – Zanichelli
Idea, progetto, innovazione – G. Paci, R. Paci – Zanichelli

 

Potrebbero interessarti anche:

Laboratorio di tessitura

Fibre tessili vegetali

Fibre tessili animali

Fibre tessili chimiche (o tecnofibre)

error: Content is protected !!