Menu Chiudi

Le centrali elettriche a fonti rinnovabili

Le centrali elettriche a fonti rinnovabili sono impianti i cui viene prodotta energia elettrica a partire da fonti inesauribili, cioè fonti capaci di rigenerarsi a una velocità almeno pari a quella con cui vengono consumate.

Guarda questa videolezione sulle centrali elettriche a fonti rinnovabili del canale youtube Tecnologia Duepuntozero oppure leggi l’articolo sottostante, e svolgi gli esercizi interattivi che trovi più in basso.

 

Se può esserti utile, scarica lo schema in formato pdf

 

Esercizi interattivi

 

Centrali elettriche a fonti rinnovabili

Le centrali elettriche a fonti rinnovabili producono energia elettrica pulita a partire da fonti non esauribili.

Le centrali elettriche a fonti rinnovabili si distinguono in:

 

 

Centrali idroelettriche

Le centrali idroelettriche producono energia elettrica sfruttando l’energia dell’acqua attraverso la costruzione di dighe, cioè sbarramenti di corsi d’acqua che ne permettono l’accumulo, associate all’utilizzo di turbine idrauliche. L’energia dell’acqua mette in rotazione la girante delle turbine, e viene così trasformata in energia cinetica di rotazione. Le turbine sono collegate agli alternatori: dispositivi in grado di trasformare energia meccanica in energia elettrica. L’alternatore ha lo stesso principio di funzionamento della dinamo di una bicicletta, che trasforma l’energia meccanica in elettrica.

 

Centrali solari

Le centrali solari producono energia elettrica sfruttando l’energia del Sole attraverso impianti solari termici e impianti solari fotovoltaici, costituiti da pannelli solari di vario tipo.
Negli impianti termici i raggi del Sole vengono fatti convergere su un fluido, che si scalda fino a raggiungere temperature molto elevate (fino a 1000°C). Il calore del fluido viene ceduto all’acqua presente in una caldaia, e sfruttato per generare vapore, che alimenta un sistema turbina a vapore-alternatore

Negli impianti fotovoltaici, invece, l’energia radiante del Sole viene convertita direttamente in energia elettrica dalle celle fotovoltaiche dei pannelli: in questo tipo di impianti non è necessario il gruppo turbina-alternatore

 

Centrali eoliche

Le centrali eoliche producono energia elettrica sfruttando l’energia cinetica dei venti attraverso gli aerogeneratori, che sono l’evoluzione dei mulini a vento. Gli aerogeneratori sono  alte torri dotate di un rotore e di un generatore. Il rotore, azionato dal vento, trasforma l’energia cinetica del vento in energia meccanica di rotazione. Il generatore trasforma l’energia meccanica di rotazione in energia elettrica. Un parco eolico è un insieme di aerogeneratori. I parchi eolici possono essere on-shore o off-shore. 

 

Centrali geotermiche

Le centrali geotermiche sfruttano il calore presente nel sottosuolo. Infatti, penetrando in profondità nella superficie terrestre, la temperatura diventa gradualmente più elevata. Le acque piovane, giungendo in profondità, si riscaldano e vengono vaporizzate. In alcune particolari zone, come Larderello, in provincia di Pisa, si possono presentare condizioni per cui la temperatura del sottosuolo è alta anche a profondità relativamente basse. Il vapore proveniente dal sottosuolo viene convogliato in tubazioni e usato per mettere in moto la girante di una turbina a vapore; l’energia meccanica della turbina viene infine trasformata in elettricità tramite un alternatore.

 

Centrali a biomasse 

Le centrali a biomasse sfruttano l’energia chimica delle biomasse, cioè materiale organico di origine vegetale e animale, attraverso 

  • la combustione di biomasse asciutte, come gli scarti di legname, dalla quale si ottiene il calore (energia termica) per trasformare acqua in vapore e mettere in moto un sistema turbina a vapore – alternatore
  • la fermentazione di biomasse umide, da cui si ottiene gas metano. La fermentazione è un processo chimico che avviene in assenza di ossigeno, con cui i composti organici vengono demoliti in composti più semplici. Il metano così ottenuto può essere usato per azionare un sistema turbina a gas-alternatore 

 

Le centrali mareomotrici

Le centrali mareomotrici permettono di ottenere energia elettrica sfruttando le maree, le variazioni di temperatura del mare, oppure i moti ondosi.

Prendiamo come esempio le centrali a marea. Le maree sono variazioni del livello del mare.

Costruendo una diga di sbarramento, si realizza un bacino artificiale. 

Il dislivello tra il bacino e il mare aperto genera un flusso d’acqua che aziona un sistema di turbine idrauliche, che sono collegate a dei generatori di elettricità.

 

Potrebbero interessarti anche:

Fonti di energia

Le centrali elettriche a fonti esauribili e l’ambiente (videolezione)

Energia solare

Energia idroelettrica

Energia geotermica

Le centrali termoelettriche

 

error: Content is protected !!